Una certa idea di scuola


L'uomo è complesso per essenza, e i suoi bisogni più fondamentali rimandano alla complessità. L'individuo è complesso, ma allo stesso tempo è creatore di complessità, per questo motivo l'apprendimento è un momento fondamentale. Specialmente nella prima fase della vita una persona non può farcela da sola; da sola andrebbe poco al di là della mera sopravvivenza. Ma se guidata e istruita è in grado di realizzare cose inimmaginabili per qualsiasi altra specie. La scuola può quindi essere il momento della liberazione delle moteplici possibilità, in cui viene fornito all'individuo ciò che non potrebbe mai ottenere da solo, il dono più prezioso, una guida per riconoscere i suoi fini ontologici e per muoversi verso di essi.
La scuola può essere però anche l'esatto opposto: formidabile strumento di cristallizzazione dei rapporti sociali. In tal caso sia i temi trattati che le modalità dello stare insieme sono orientate a limitare l'aspirazione degli individui alla realizzazione dei loro fini, cosicché possano essere stabilizzate le piccole e grandi asimmetrie (di solito a vantaggio delle classi dominanti).
Insomma, l'insegnamento può essere una attività altamente sovversiva (sii te stesso, esprimiti, metti in dubbio, cerca la tua strada, ti ascolto...) o il primo baluardo per la conservazione dello status quo (nozioni, disciplina, competizione, ansia, dinamica premio-punizione, sei giudicato, ti spiego...).
 

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