Le leggi fisiche sono leggi dell’universo, e non è quindi lecito estenderle ad un ambito in cui l’universo non c’è ancora. D’altra parte la realtà materiale richiede una giustificazione per il solo fatto di esistere. Questa giustificazione va dunque cercata su un piano trascendente. Vediamo allora che l’ipotesi di Dio, lungi dall’essere incompatibile con una visione scientifica del mondo, ne rappresenta anzi il necessario completamento. Ed è degno di nota il fatto che nessun atto di fede o “salto nel vuoto” è richiesto per giungere al riconoscimento dell’esistenza di Dio, ma solo l’onestà intellettuale di seguire senza pregiudizi un percorso razionale.
La scienza non risulta certo sminuita dall’ammettere l’azione di un agente creatore le cui modalità sfuggono alla possibilità di una formalizzazione in termini matematici; al contrario, essa perde dignità proprio quando degenera nello scientismo, vale a dire nella pretesa totalizzante di riuscire a ridurre nei suoi particolari paradigmi tutti gli aspetti della realtà, negando l’esistenza (anche a prezzo di pesanti contraddizioni) di quegli aspetti che entro tali paradigmi non possono essere ridotti.
D’altro canto, la religione non deve temere la scienza, ché dallo studio delle relazioni tra cose esistenti non potrà mai venire una parola (né in un senso né nell’altro) sul fondamento della loro esistenza; piuttosto, ogniqualvolta un tassello anche minimo delle meravigliose armonie che regolano il cosmo viene portato alla luce della conoscenza, un bellissimo canto di lode al Creatore si alza verso il cielo.
2 commenti:
le due cose che più impediscono la conoscenza del vero: la religione e la scienza.......fortunatamente di solito i seguaci dell'una rinnegano l'altra.....o forse a partire da due estremi fallaci ed inconciliabili è possibile secondo lei una sintesi che pervenga al reale..alla fisica la forma, alla religione la mitologia....il vero è il campo della filosofia
Come dei ciechi che cercano di farsi un'idea su cosa sia l'elefante toccandolo, e uno dice che è una coda, un altro una proboscide, un altro ancora una grossa zampa; allo stesso modo modo noi brancoliamo e costruiamo rappresentazioni imprefette e fallaci di una Verità che è comunque il nostro alfa e il nostro omega...
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